L'osservazione della temperatura basale

Come abbiamo visto quando abbiamo imparato a conoscere il ciclo mestruale, dopo l'ovulazione il follicolo che ha rilasciato l'ovulo si trasforma in poche ore in una ghiandola endocrina, il corpo luteo, la cui funzione è quella di produrre progesterone.
Il progesterone in circolo nel nostro corpo inibisce la produzione dell'ormone LH.
Questo ormone viene rilasciato per un periodo di circa 24 ore in ciascun ciclo e determina la maturazione dell'ovulo e l'ammorbidimento della parete follicolare, rendendo possibile per l'ovocita forare la parete del follicolo ed essere liberato.
Gli stick di ovulazione in commercio misurano proprio la quantità di LH presente nelle urine per determinare l'imminente ovulazione.
Una volta avvenuta l'ovulazione, il rilascio di progesterone da parte del corpo luteo, inibendo la produzione di LH, rende impossibile la liberazione di un nuovo ovulo ed il concepimento non potrà in alcun modo avvenire sino al successivo ciclo mestruale.

È possibile che in un singolo ciclo mestruale vengano rilasciati più ovuli.
Questa è l'ipotesi più frequente per cui si assiste ai parti gemellari.
Tuttavia, il rilascio del secondo ovocita può verificarsi solo a distanza non superiore a 24 ore rispetto al rilascio del primo ovulo.
Infatti, come abbiamo visto, una volta che l'ovaio si è trasformato in corpo luteo, la produzione di LH viene inibita.
Il rilascio dei due ovuli può, quindi, avvenire unicamente nell'ipotesi in cui due follicoli giungano contemporaneamente a maturazione al momento della produzione di LH.

Determinare il momento dell'ovulazione è di fondamentale importanza, perché successivamente si aprirà un periodo di tempo infertile in cui sarà possibile avere rapporti sessuali non protetti senza alcun rischio di gravidanza.

Il progesterone rilasciato dal corpo luteo ha come effetto anche quello di accelerare il metabolismo basale del corpo.
L'accelerazione del metabolismo determina, a sua volta, un rialzo della temperatura basale.
La temperatura basale è la temperatura che il nostro corpo raggiunge nel sonno, dopo una prolungata inattività, e rappresenta la temperatura di base da cui parte il nostro metabolismo, temperatura che nel corso della giornata si alza progressivamente fino al tramonto, anche in dipendenza delle attività che facciamo.
La vera temperatura basale può essere misurata solo con sonde inserite all'interno del corpo durante il sonno (ad esempio nella vagina).
Tuttavia, mediante un termometro abbastanza sensibile la temperatura rilevata al risveglio, prima di qualsiasi attività, è molto vicina alla temperatura basale.
Dopo l'ovulazione, questa temperatura subisce un rialzo di circa 0.2/0.5 gradi centigradi rispetto alla temperatura registrata nei giorni precedenti l'ovulazione.

Il termometro

Per poter misurare il rialzo termico determinato dall'entrata in circolo del progesterone è necessario dotarsi di un termometro molto sensibile, poiché l'oscillazione è di pochi decimi di grado.
I termometri per la misurazione della temperatura basale si chiamano, appunto, termometri basali e misurano la temperatura al centesimo di grado.
In farmacia è possibile trovare termometri basali analogici (per capirci, anche se il mercurio è bandito, sono i classici termometri a mercurio).
Questi termometri sono molto sensibili, ma richiedono un tempo di misurazione di 5 minuti e devono essere scaricati prima di procedere alla misurazione.
Online sono disponibili molti termometri basali digitali, dal costo variabile tra 10 e 20 euro.
Anche questi termometri misurano al centesimo e sono dotati di memoria, in modo da non dover annotare immediatamente la temperatura.
Il mio consiglio è quello di acquistare un termometro basale digitale.
Esistono, poi, diversi dispositivi più costosi che permettono di misurare la temperatura basale e si connettono via bluetooth con un'app per sincronizzare automaticamente la lettura oppure determinano in via autonoma il momento del rialzo.
Questi ultimi dispositivi, seppur utili, non sono necessari.
Nell'apposita pagina puoi trovare i link per acquistare un termometro ed altre informazioni.
Il termometro digitale classico, il termometro analogico per la febbre ed i termometri auricolari e frontali non sono idonei per la misurazione della temperatura basale.

La misurazione

Poiché la temperatura basale è la temperatura registrata la notte, durante il sonno, per poter avere una lettura quanto più vicina a quella reale è necessario misurare la temperatura al risveglio, prima di compiere qualsiasi attività.
La temperatura va quindi misurata prima di stiracchiarsi, di coccolare il partner, prima di bere, parlare, mangiare, fumare, prima di alzarsi e prima di andare a fare la pipì.
Se si utilizza un termometro analogico è fondamentale scaricare il termometro dopo aver annotato la temperatura o prima di andare a letto, in modo da non doverlo fare al momento della misurazione, che altrimenti sarebbe alterata.
Anche se può sembrare difficile, in realtà il gesto è molto semplice e dopo pochissimo tempo diventerà un'abitudine talmente radicata da non dover neppur pensare alla misurazione al momento del risveglio.

Affinché il corpo raggiunga la temperatura basale, inoltre, è necessario aver dormito almeno tre ore.
Questo perché, in caso contrario, il corpo non avrà potuto ancora ritornare al ritmo basale che si raggiunge esclusivamente durante il sonno.

La temperatura deve essere misurata per via orale o vaginale.
Il mio consiglio è quello di iniziare a misurare la temperatura per via orale.
Se il grafico risulta leggibile e le temperature affidabili, la misurazione vaginale non sarà necessaria.
Tuttavia, chi soffre di allergie o russa durante la notte, dormendo spesso con la bocca aperta, potrebbe registrare una temperatura orale non attendibile.
Se dopo il primo o i primi due cicli (nei quali, comunque, il metodo non può essere usato come anticoncezionale) ci si accorge che è impossibile confermare l'ovulazione oppure che le temperature hanno un andamento irregolare, sarà opportuno passare alla misurazione vaginale.

Qualunque sia il termometro ed il metodo di misurazione scelto questo dovrà essere mantenuto per tutto il ciclo.
Cambiare punto di misurazione o termometro durante il ciclo, infatti, determina l'inattendibilità di tutte le temperature prese con il metodo precedente, in quanto non sarà possibile fare un confronto e verificare il rialzo di temperatura.

Per misurare la temperatura oralmente è necessario porre il termometro nella così detta sacca di calore, ossia alla base della lingua.
le sacche di calore in cui posizionare il termometro per prendere la temperatura basale
I cerchi indicano il posizionamento delle sacche di calore

Il lato scelto deve essere sempre lo stesso ed il termometro deve essere posto sempre nello stesso punto.
Per misurare la temperatura per via vaginale è sufficiente inserire il termometro in vagina per circa 3 cm.

Anche l'orario può influire sulla temperatura.
Normalmente, le temperature rilevate più tardi del solito orario sono più elevate.
L'ideale sarebbe misurare la temperatura sempre alla stessa ora, magari rimettendo un'apposita sveglia e tornando a dormire nei giorni in cui è possibile farlo.
La temperatura può, in genere, essere considerata affidabile se misurata nell'intervallo di un'ora di distanza dall'orario abituale.
Per alcune donne, tuttavia, misurare la temperatura anche solo un'ora più tardi influenza sensibilmente la registrazione.
Nei primi cicli di rodaggio si può comunque tranquillamente verificare l'influenza dell'orario sulla temperatura e adottare la misurazione sempre alla stessa ora (consigliata in ogni caso) solo se necessario.

Le temperature inaffidabili


Molti fattori possono compromettere l'affidabilità della temperatura rilevata.
Una temperatura molto più alta rispetto a quelle abituali non può essere considerata per l'interpretazione del grafico.
I seguenti fattori influenzano, alzandola, la temperatura basale:
  • un'indisposizione fisica (febbre, raffreddore, infiammazione estesa, trauma);
  • l'alcol (un bicchiere di vino o una birra di solito non influenzano la temperatura);
  • il sonno disturbato (se il sonno non è tranquillo, il corpo non potrà tornare al ritmo basale);
  • meno di tre ore di sonno (come sopra);
  • la misurazione oltre un'ora dopo l'orario abituale.
Nel caso si presenti uno di questi fattori, la temperatura dovrà essere registrata come inaffidabile.

Ora che abbiamo imparato a misurare la temperatura basale possiamo scoprire come interpretarla.




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L'efficacia del metodo è direttamente proporzionale alla capacità di interpretazione dei sintomi e del grafico.